La forza del lavoro d’équipe: ecco la nostra area psicologia

Carissimi,

Abbiamo spesso parlato del nostro lavoro d’équipe, ma non ci siamo mai fermate a sottolineare quanto questo per noi rappresenti un punto di forza che ci contraddistingue dagli altri servizi sul territorio.
Siamo 4 professioniste , psicologhe e psicoterapeute, con specializzazioni differenti, ciò significa che abbiamo approcci diversi rispetto al modo di fare terapia. Ognuna di noi ha competenze specifiche sviluppate nel proprio percorso di studi e nella  propria esperienza professionale che si differenziano da quelle delle altre e ciò ci permette di rispondere a 360 gradi ai bisogni dei nostri utenti.

Nel momento in cui una persona ci contatta, valutiamo in base alla richiesta e alla problematica presentata quale professionista sia la più indicata. Tra di noi c’è chi è più incentrata su un lavoro corporeo, chi è esperta in sessuologia, chi lavora più con l’area della perinatalita’ , chi è esperto di terapia di coppia o di terapia familiare, chi applica l’EMDR (l’approccio di elaborazione al trauma), chi lavora più sul far ritrovare le risorse individuali per fronteggiare il presente, chi applica maggiormente le tecniche comportamentali: specificità diverse che hanno comunque come unico obiettivo quello di sostenere la persona nella sua unicità e farle ritrovare un equilibrio interno che le permetta di stare nel mondo e di stare in relazione.

Il particolare periodo che stiamo vivendo ha messo a dura prova la nostra organizzazione lavorativa: molte di noi hanno dovuto reinventarsi per poter continuare la propria attività di consulenza e inizialmente è stata una bella sfida…come riuscire a mantenere il rapporto umano e la relazione dietro uno schermo?  Bè, di certo due mesi fa mai avremmo pensato di dire “grazie” al Coronavirus! Sì, perchè tutto questo ci ha permesso di legare ancora di più e di entrare ancora più sintonia, non solo dal punto di vista professionale ma anche personale. Anche per noi, sapere di non essere “sole“, avere qualcuno con cui potersi confrontare su dubbi e paure relative alla nostra vita privata e lavorativa è stato davvero prezioso.

Ci siamo ritrovate a doverci confrontare con la realtà attuale e a trovare delle strategie per accogliere i nuovi bisogni del territorio: la condivisione settimanale attraverso riunioni in videochiamata ci ha permesso di riscoprire delle nostre risorse interne -che già avevamo ma che non ci rendevamo conto di possedere-, e ci ha permesso di svilupparne di nuove -soprattutto dal punto di vista tecnologico!

La forza del gruppo ci ha dato energia per far fronte a queste difficoltà e per iniziare nuovi percorsi. L’equipe infatti si sta allargando e si sta arricchendo con altre professioniste, nelll’ottica di offrire sempre nuovi spunti e nuovi progetti al territorio!

E ora siamo pronte, più cariche che mai, per ripartire in questa nuova Fase 2!

Vi salutiamo con il dialogo tra Alice e il Bruco tratto da “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carrol, nato sullo stimolo dei rapidi cambiamenti attivati da questo periodo.

“Controllati” disse il bruco

“Tutto qui?” disse Alice ingoiando la rabbia meglio che poteva.

“No” disse il Bruco.

Alice riflette che poteva aspettare, visto che non aveva altro da fare, e che forse il Bruco avrebbe finito di dirle qualcosa che valeva la pena sentire. Per qualche minuto quello continuò ad emettere boccate di fumo senza parlare ma finalmente aprì le braccia conserte, si tolse di nuovo il narghilè dalla bocca e disse: “Insomma tu credi di essere cambiata”

“Temo di sì, signore” disse Alice. “Non ricordo più certe cose che sapevo…e non rimango delle stesse proporzioni per dieci minuti di seguito!”

[….]

“Non è così” disse il Bruco.

“Infatti ho paura di no” disse Alice “Mi si sono cambiate le parole”

“E’ tutto sbagliato da cima a fondo” disse il Bruco in tono decisoe ci fu n silenzo che durò alcuni minuti.

Il Bruco fu il primo a parlare di

“ Di che proporzioni vuoi essere?”

“Oh non è che ci tenga molto” si affettò a rispondere Alice “è solo che non fa piacere continuare a cambiare così spesso, lei lo sa”

“No, non lo so” disse il Bruco.

[…]

Un mutamento tanto rapido la spaventò assai, ma capì che non c’era tempo da perdere, tant’era la rapidità con cui diminuiva, così si accinse subito a mangiare un po’ dell’altro pezzo.

“Ho la testa libera finalmente” disse Alice…

 

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Per info sui nostri servizi :

psicologia@centroilmelograno.it

Dott.ssa Redaelli (coordinatrice di area): 347.8295849

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