Proseguiamo il nostro avvicinamento alle pratiche di mindfulness attraverso il Laboratorio della Calma in partenza di nuovo lunedì 24 maggio 2021 e attraverso alcune riflessioni piccole – per questo li ho chiamati soffi !

• LA MINDFULNESS NON E’ RITIRARSI DALLA VITA

Molti pensano che le pratiche di meditazione portino ad un ritiro dalla vita sociale e dai contatti interpersonali.

E’ vero che spesso si pratica da soli e mentre si medita – si sta da soli con se stessi -, ma in realtà non si tratta di un ritiro su di sè dove non entra il nostro mondo interpersonale, ma anzi “le vicissitudini della vita vengono vissute in modo più intenso perchè stiamo riversando loro del tempo, e ci stiamo impegnando, per dedicare loro attenzione”.

Spesso infatti durante la pratica osserviamo come la nostra mente sia affollata da pensieri che riguardano le nostre relazioni con gli altri, per questo può diventare un’opportunità renderci conto quanto e come la nostra mente sia sintonizzata con gli altri. E così man mano che pratichiamo riusciamo a guardare le nostre relazioni da un nuovo punto di vista, possiamo accorgerci di aspetti nostri e degli altri mai considerati e visti, positivi e negativi. Quello che cambia è il nostro atteggiamento, più consapevole e meno travolgente, dove rintracciamo la forza del centro del nostro essere e possiamo così iniziare a contemplare la nostra vita e sentirci più in armonia e vicini agli altri.

“Senza uscire dalla porta,

si può conoscere il mondo,

senza guardare dalla finestra.

Piuttosto resta al centro del tuo essere;

poiché più lontano si va, meno si impara.

Cerca nel cuore e vedrai che il saggio è colui che

Non fa un passo eppure conosce

Non agisce eppure contempla”

LAO-TZU, TAO TE CHING

A cura di Serena Redaelli, psicologa psicoterapeuta, insegnante di Mindfulness

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Bibliografia

“Qui ed ora, strategie quotidiane di mindfulness” di R.D.Siegel, Ed.Erickson