Le dimensioni della sessualità

Che tipo di sessualità sto vivendo in questo momento ? E che tipo di sessualità sta vivendo il mio/la mia partner? Vi siete mai posti queste domande?

La risposta può aiutare a compiere scelte più consapevoli nella vita relazionale ed affettiva.

E’ possibile avvicinarsi alla conoscenza della sessualità umana attraverso la mappa delle sue dimensioni.

Essa si esprime fondamentalmente tramite sei dimensioni: una dimensione riproduttiva, una dimensione ludica, una dimensione sociale, una dimensione semantica, una dimensione narrativa e una dimensione procreativa.

Tali costrutti possono venire sperimentati nel corso della vita di ciascuno (ontogenesi), ma anche nel processo di evoluzione della Vita (filogenesi).

L’aspetto riproduttivo è regolato dalla parte più antica del cervello, quella rettiliana. Il mandato implicito è perpetrare la propria specie ed è il primo obiettivo a livello filogenetico. In questa dimensione la relazione con l’altro non viene investita di significati e prevale l’aspetto biologico. E’ importante riconoscere che ciascuno di noi può ritrovarsi a vivere questa dimensione in modo da essere consapevoli di cosa si sta vivendo in quel momento e di dargli un corretto significato.

La dimensione ludica ci apre alla scoperta del piacere con l’altro in un’ottica di sperimentazione e conoscenza. E’ una sperimentazione fine a se stessa, volta ad acquisire esperienza.

La sessualità sociale è regolata da una parte del cervello filogeneticamente più evoluta, il cervello limbico.

In questa dimensione entrano in gioco la relazione con l’altro e le emozioni. E’ una dimensione in cui si ha il vissuto di un legame, di uno spazio esclusivo per quella diade in cui si riconosce la parola, noi, nostro.

Con le dimensioni semantica (fare l’amore) e narrativa (avere una storia) l’incontro sessuale viene investito di significati e significati condivisi. È attraverso i baci, le carezze, gli sguardi che si dà significato a ciò che si sta facendo. La sessualità entra si gioca in un contesto più complesso all’interno del quale l’amore e la progettualità, regolate dalla parte più evoluta del cervello, quella corticale, possono alimentare e rinnovare il desiderio di incontrarsi e reincontrarsi attraverso il corpo.

La dimensione procreativa della sessualità, per essere vissuta presuppone una storia, una diade che dia un senso condiviso a un gesto investito di significato. Si differenzia dalla riproduzione, poiché vi è intenzionalità.

Conoscere ed educare i giovani alla corretta conoscenza della sessualità umana può essere estremamente utile a permettere loro di relazionarsi ad essa in maniera più consapevole e responsabile.

Bibliografia:
“C’era una  volta la prima volta”  
di Fabio Veglia e Rossella Pellegrini; Erickson Editore, 2013

 

A cura di Agata Pollastri, Psicologa Psicoterapeuta, esperta in sessuologia clinica

Per informazioni scrivere a psicologia@centroilmelograno.it

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