IL LINFODRENAGGIO IN GRAVIDANZA

Durante il periodo della gravidanza, come noto, il corpo subisce numerosi cambiamenti; 

Uno di questi, in seguito all’aumento di peso o al “premere” del feto sui vasi linfatici, l’accumulo, più spesso nelle gambe, della ritenzione idrica.

Soprattutto a fine giornata, infatti, la futura mamma può notare un certo gonfiore, localizzato più comunemente intorno alle caviglie, ma che spesso coinvolge per intero gli arti inferiori.

Alcuni consigli utili possono certamente essere: bere molto, uscire a passeggiare, fare attività sportiva e concedersi i giusti momenti per rilassarsi sotto le mani esperte del Massoterapista.

Questa figura infatti può svolgere una tecnica di massaggio denominata LINFODRENAGGIO che risulta essere molto efficace per aiutare il sistema linfatico a “smaltire” l’accumulo di liquidi in eccesso.

Si tratta di manualità molto leggere, simili a carezze che hanno come scopo quello di veicolare il liquido eccedente verso le stazioni linfatiche più vicine (ad esempio quelle dietro il ginocchio o nella zona inguinale), che verranno precedentemente “svuotate” insieme a quelle di collo e viso. Se eseguito con una certa costanza (modalità e sedute vanno concordate con l’operatore), il Linfodrenaggio porta ottimi risultati, aiutando a riattivare la circolazione linfatica con la conseguente diminuzione del riaccumulo di liquidi). 

L’immagine mostra una donna al settimo mese di gravidanza dopo il trattamento della sola gamba sinistra.

E ’possibile notare come la caviglia trattata risulti più sottile e meno gonfia.

Questo tipo di massaggio non ha controindicazioni, se non quella, come precauzione, di essere eseguito dopo aver compiuto il primo trimestre di gravidanza e si rivela in tutta la sua utilità, soprattutto nel periodo finale (dal settimo mese). Dopo una seduta di linfodrenaggio, la persona riferisce di sentirsi più leggera, riposata e più energica. Ovviamente questo tipo di tecnica può essere utilizzata anche in altri periodi della vita ed anche dagli uomini, dopo interventi estetici, in seguito a traumi, quando si svolgono attività che richiedono la stazione eretta per lunghi periodi di tempo o nei soggetti predisposti ad una circolazione linfatica “lenta”.

Se l’articolo ha stimolato la tua curiosità e desideri provare questa tecnica contattaci!

A cura di Silvia Matteuzzi, Massoterapista

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