ADO…RABILE???? NO, ADO…LESCENTE

L’adolescenza è da sempre un momento molto delicato, una fase della crescita in cui il cambiamento impera, tutto ciò che è collegato all’infanzia deve essere abbandonato per far fronte a nuovi compiti evolutivi che proiettano l’adolescente verso l’essere un giovane adulto.

I ragazzi e le ragazze spesso si muovono in aree che non sono nemmeno pensabili per gli adulti e non sono sempre consapevoli di ciò che le loro azioni possono comportare, rischiando così di soffrire e/o rendere precario il rapporto con chi li ama.

“E allora cosa dobbiamo fare? Le abbiamo provate tutte!!!!” Questo è quello che spesso portano i familiari a colloquio.

Solo attraverso la comprensione della loro individualita’ e del loro mondo reale e/o virtuale e’ possibile trovare un accesso al dialogo che possa prevenire comportamenti a rischio e canalizzare la loro energie in azioni creative che favoriscono il rimaneggiamento del cambiamento in atto senza subirlo in maniera passiva e senza pretendere illusoriamente di impedirlo.

Affrontiamo il tema dell’adolescenza oggi in una società che è in continuo cambiamento, con le criticità che porta con sé l’adolescente nella scoperta di sé e nella strutturazione di una propria identità e di un proprio sistema valoriale.

Contemporaneamente osserviamo famiglie  e/o nuclei parentali dove anche i genitori faticano a sostare in questa nuova nascita. La realtà, la società che ci circonda è mutevole, in continuo cambiamento, in un’evoluzione rapida e continuativa, così noi ci troviamo a cambiare di pari passo con essa. Essere adolescenti oggi è molto diverso dall’essere stati adolescenti qualche decennio fa, tanto differente però è anche l’essere genitori oggi.

I nuovi compiti evolutivi sono numerosi ed importati, l’adolescente si espone verso la relazione, con un forte interesse nell’instaurare rapporti con i coetanei di entrambi i sessi. Vi è la necessità di acquistare un ruolo sociale e un’identità con determinati comportamenti, contemporaneamente vi è l’accettazione del proprio corpo e l’utilizzo di esso in modo efficace. L’adolescente deve far i conti con l’acquisizione di un sistema di valori, una coscienza etica, la necessità di prepararsi ed orientarsi verso un’occupazione futura, abitare insomma la propria pelle mentre impara a essere-nel-mondo.

Quello che accade è un processo di separazione-individuazione attraverso cui si costruiscono propri pensieri ed ideali: la realizzazione di questi compiti comporta una profonda risimbolizzazione del Sé.

Il mutamento riguarda al tempo stesso il mondo interno e quello esterno dell’individuo, il cambiamento e il rimaneggiamento in corso sono così complessi e impellenti da definire l’adolescenza con una “tempesta”, una turbolenza che pervade ogni aspetto della persona. In adolescenza non cambia solo quello che l’adolescente sa o sa fare, ma anche quello che è e come si vede.

Allora cosa rispondere alle domande dei genitori?

“Stiamo!”

“Sono con te, capisco che è un bel  casino, ma resto e vediamo insieme cosa succede …”

E come diceva Nietzsche “ ..bisogna avere un caos dentro di sé per partorire una stella danzante..”

A cura di Alessandra Borrello, psicologa e psicoterapeuta

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