Un respiro.

Un sorriso.

Un tocco.

Le azioni più semplici dei neonati sono anche le più profonde, quelle in cui possiamo sentirci più coinvolti.

Con un tocco tutto prende forma, si plasma, si concretizza. Un tocco può essere essenziale per il cambiamento. Il tocco di una madre che culla il neonato, o il tocco di un padre che abbraccia suo figlio. Quante emozioni. Quante differenze in un unico gesto. Eppure sembrerebbe sia tutto uguale: dolce, delicato, amorevole, leggero, preciso. Allora dove stanno le differenze?

Nel credere comune c’è lo steriotipo di un padre distaccato, freddo, che osserva da lontano. Quanto di meno vero è stato raccontato? I padri sanno, desiderano creare un legame emotivo con i propri figli. Sono perfettamente in grado di comprendere i bisogni del bambino e rispondere adeguatamente ai suoi segnali. Forse l’unica cosa che manca è il tempo, la possibilità di avere un momento dedicato, un momento solo loro, di profondo contatto.

Tiffany Field, ricercatrice del Touch Research Institute di Miami, afferma che il tatto è il primo senso che si sviluppa nella vita intrauterina, perciò il bambino è in grado di percepire le sensazioni tattili molto prima della nascita: per questo motivo il contatto pelle a pelle è sicuramente il primo canale, il più immediato, per costruire una relazione significativa tra genitori e figli.

Per la festa del papà vorremmo proporvi questa occasione, questo momento di profondo contatto, di magia, in cui i papà potranno coccolare i loro bambini con il massaggio AIMI: un insieme di movimenti che possono aiutare i neonati nella crescita.  Con un’azione semplice si può portare un grande beneficio.

Vi aspettiamo SABATO 9 MARZO dalle 10.00 alle 11.00 presso la nostra sede di via moneta.

Per maggiori informazioni, visita la pagina all’evento

con Letizia Dal Chiele, ostetrica