Tra virtuale e reale, le opportunità di crescita consapevole del fare creativo

Fare teatro significa darsi l’opportunità di scoprire con curiosità alcuni lati di se stessi. Certo, può far paura, ma in realtà la dimensione che contraddistingue la frequentazione di un laboratorio (anche on-line) è quella del fascino giocoso e avventuroso della scoperta.

In un momento come quello che il lockdown ci impone, iscriversi a un nuovo corso creativo – sebbene online – significa certo rimettere in discussione la condivisione in presenza del qui e ora, ma a vederlo come opportunità permette un maggior raggio d’azione. A partire dal limite geografico. L’opportunità è interagire e conoscere persone che non solo sono dall’altra parte della città, ma anche del mondo.

Significa fare un viaggio nonostante si sia chiusi in casa. Dedicarsi al gioco del teatro permette di trovare un luogo dove ritrovarsi, sperimentarsi e divertirsi scoprendo magari che la propria voce è più ricca di sfumature di come la si pensi. Significa concedersi la possibilità di vivere un luogo, un tempo, un clima diverso da quello circostante. Significa infine trovare la propria voce autentica tra parole e storie di tutti i tempi dal fascino intramontabile.

Che cosa comporta essere una regina, un re, un rospo, un/una musicista rock dal successo interplanetario? Come ci si sente nel concedersi l’occasione di sentirsi davvero al centro di se stessi e in maniera ludica, ma seria, assumere  i ruoli sopra elencati?

 

Provate a casa: trovate un luogo o un momento domestico tranquillo, prendetevi qualche minuto, se volete accendete una musica che vi piace e poi giocate a essere un re, una regina, un rospo, un/una musicista di grande successo.

Poi lasciate andare, state con voi un po’.

È cambiato qualcosa in voi, nel vostro atteggiamento?

Chiedetevelo quando volete, riprovateci ogni tanto nel corso di qualche settimana, nel giro di un mese.

Se volete aggiungeteci una frase semplice pronunciata ad alta voce: “oggi è un buongiorno”.

Sperimentatela, bando all’imbarazzo, in un momento tranquillo in casa, provate a dirla da re, regina, rospo, rockstar senza mettervi davanti a uno specchio. Poi lasciate andare.

Giocate…potrebbe accadere che a furia di sperimentare troviate in voi nuove risorse.

 

È un esercizio, un gioco, un’improvvisazione ma è anche un augurio per un 2021 ricco di scoperte, gioia e consapevolezza, magari innamorati in maniera sana un po’ di più di sé stessi.

 

D’altronde non è la favola che ci raccontiamo da sempre? La differenza è che gli unici re e regine di noi stessi siamo proprio noi. A volte bisogna ritrovarsi. Il teatro ce lo ricorda, mentre si gioca insieme a sé stessi e agli altri all’insegna di una necessaria condizione: non solo voglia di mettersi in gioco, ma pieno rispetto per la propria e altrui individualità.

 

A cura di Alessandra Moscheri, Performer

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