PER UNA CRESCITA CONSAPEVOLE: IL PROGETTO DI AFFETTIVITA’ E SESSUALITA’ NELLA SCUOLA PRIMARIA

 

Negli ultimi due mesi grazie al lavoro in team con la mia collega psicologa Debora Comi e la nostra ostetrica abbiamo condotto il progetto affettività e sessualità “Conoscere esplorandosi” indirizzato agli alunni dell’ultimo anno della scuola primaria. A questa età i bambini cominciano a notare i primi cambiamenti nel corpo e nel carattere, ma non sempre ne conoscono le cause né sanno come gestirne gli effetti e gli affetti. Il nostro macro obiettivo è stato guidarli nella scoperta dei cambiamenti che si trovano o troveranno ad affrontare a livello affettivo e corporeo.

Prima di iniziare il progetto ci siamo confrontate con il corpo docente al fine di venire in contatto con richieste particolari differenziate per classe ed avere un primo impatto con il clima di ogni sezione. In seguito abbiamo organizzato una serata di presentazione del progetto rivolta a tutti i genitori e gli insegnanti degli alunni coinvolti. Durante la serata abbiamo raccolto le aspettative dei genitori, i dubbi, le domande che i loro figli avevano rivolto loro. I temi legati alla sessualità possono suscitare imbarazzo nei ragazzi così come negli adulti: “E ora cosa gli rispondo?; Come posso parlare di questi argomenti in modo giusto?”. Rassicurare i genitori sul fatto che non esistano risposte giuste o sbagliate ma vere, autentiche di cui si possa discutere insieme affrontando fatiche, imbarazzi, silenzi, risatine ha agevolato il confronto e il dialogo scuola-famiglia. L’importante è non lasciare che siano i soli ragazzi a gestire le emozioni che la pubertà genera in loro.

Nel primo incontro ci siamo focalizzate sull’esplorare le emozioni in modo da riconoscerle in sé e negli altri e imparare a gestire le più faticose, abbiamo riflettuto sull’amore, sui sentimenti e la nostra unicità nel viverli; nel secondo incontro, grazie all’intervento della nostra ostetrica, abbiamo invitato i ragazzi a cogliere le trasformazioni puberali e vivere la sessualità come forza sana e vitale che si inserisce nella crescita e nella relazione con gli altri;  nel terzo ed ultimo incontro abbiamo indagato la loro percezione di sé, approfondito le emozioni di imbarazzo, pudore e vergogna e lavorato sul corpo tramite degli esercizi di energetica attiva finalizzati al rispetto di sé e del proprio spazio.

Il filo rosso del progetto è stato l’apprendere con gioia tramite la scoperta. Approcciarsi a se stessi con curiosità per poi andare incontro all’altro, potersi ascoltare e autorizzare a proteggersi, difendere, chiedere aiuto laddove persone, situazioni e richieste siano avvertite inopportune o invadenti.

Per tutta la durata del progetto i ragazzi hanno potuto inserire in forma anonima le domande che nascevano in loro nell’apposita scatola fornita in ogni classe. Abbiamo raccolto e risposto ad ogni domanda volta per volta. Ci sono state domande sul fare l’amore, sull’età in cui è possibile farlo, molto interesse verso la gravidanza in particolare quella gemellare, sul lutto perinatale, i metodi contraccettivi, il ciclo mestruale. Abbiamo cercato di leggere ogni domanda in chiave relazionale rimandando loro la necessità di conoscersi prima di conoscere, ascoltarsi e ascoltare rispettando se stessi e gli altri. La domanda che più ci ha colpite è stata: “Gli uomini primitivi come facevano a sapere tutte queste cose se non studiavano come noi?”. Grazie a questo punto abbiamo avuto modo di riflettere insieme ai ragazzi su quanto l’attrazione e l’innamoramento avvengano spontaneamente e come sia necessario comprendere se stessi per avvicinarsi all’altro e potersi conoscere, amare, vivere.

Durante il percorso abbiamo visto i ragazzi prendersi più seriamente e guardare se stessi e i compagni con maggior ascolto e rispetto e meno imbarazzo. Grazie a loro e alla collaborazione con gli insegnanti e i genitori ci sentiamo arricchite di nuovi volti, nuove domande e nuove idee su cui progettare e crescere.

a cura della D.ssa Rosaria Ljuba Lucariello

Per informazioni potete scrivere a psicologia@centroilmelograno.it

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