Allattare è la cosa più naturale del mondo. Quante volte abbiamo sentito dire una frase di questo tipo?

È vero, l’allattamento è un evento fisiologico ma non è sempre un qualcosa di semplice, facile e spontaneo

L’esperienza dell’allattamento è una delle primissime e istintuali forme di contatto che il neonato sperimenta con la madre e con il mondo. Oltre a soddisfare un bisogno primario legato alla nutrizione , l’allattamento costituisce , per la sua fisiologia fatta di contatto pelle a pelle e meccanismi ormonali protettivi , un contributo profondissimo nel crearsi di una relazione psicologica tra mamma e bambino (Claudia Proserpio, “Divenire Genitori, Divenire Figli”, Mimesis, 2022). Quindi se si creano intoppi iniziali, possono svilupparsi difficoltà sia in ambito fisico/pratico ma anche in ambito psicologico/emotivo.

Quali sono, quindi, le difficoltà che le neomamme incontrano più frequentemente?

La situazione che tutte vivono, e non è sicuramente semplice, è il doversi adattare ai ritmi di questo bambino. Se si decide di allattare al seno in maniera esclusiva, le indicazioni ci suggeriscono di farlo a richiesta, ovvero ogni volta che il bambino ne sente la necessità. E come ben sanno le mamme che hanno partorito tutto ciò non avviene ogni tre ore circa come, a volte, ci è stato detto ma molto più frequentemente, tant’è che la percezione delle neomamme è di avere costantemente il bambino sempre attaccato.

Tutto questo è assolutamente normale, ma come può, giustamente, una donna che nella vita non si è mai occupata dell’allattamento al seno conoscere tutte le dinamiche che lo riguardano? Informandosi! L’informazione dovrebbe avvenire già a partire dalla gravidanza dato che le donne si ritrovano nei minuti successivi al parto con il loro bambino tra le braccia da dover gestire. Per fare ciò può essere utile partecipare ai corsi di accompagnamento alla nascita oppure contattare un professionista che si occupi di post-parto e che dia delle informazioni semplici e chiare utili fin da subito. Inoltre, in gravidanza, può essere importante conoscere e reperire i contatti dei vari operatori del settore (siano essi ostetrici, puericultrici, psicologi ecc.) così da sapere chi contattare in caso di necessità.

Nonostante la modalità del parto, sia esso un taglio cesareo, un parto vaginale spontaneo o operativo, non influisca sulla quota di latte che una mamma andrà a produrre, è anche vero, però, che un parto operativo, magari particolarmente lungo e faticoso sarà più stancante e provante determinando così una stanchezza materna che la donna rischia di trascinarsi nei giorni successivi. In questo caso farsi aiutare il più possibile anche nella pratica quotidiana da chi vi circonda è fondamentale.

Questi eventi, queste difficoltà, riguardano la stragrande maggioranza delle donne, e sono decisamente comuni.

A tutto ciò potrebbero aggiungersi difficoltà emotive e psicologiche più importanti o disturbi fisici legati all’allattamento quali comparsa di ragadi, ingorghi, mastiti ecc. Tra le difficoltà emotive la possibilità di vivere il mancato allattamento al seno come un fallimento o una sconfitta e far sviluppare un conseguente senso di inadeguatezza, che può aumentare il rischio di depressione perinatale.  Soprattutto in queste situazioni rivolgersi ad un professionista esperto è fondamentale così da riconosce ai primi sintomi la problematica che sta insorgendo e poterla trattare fin da subito in maniera efficace.

Createvi, quindi, una rete che vi permetta di vivere questi mesi in serenità: circondatevi di persone che vi supportino nelle vostre scelte e non abbiano atteggiamenti giudicanti o cerchino di dispensare consigli non richiesti, partecipate a corsi con altre neomamme dato che il confronto tra pari a volte può essere di grande aiuto e createvi una rete di professionisti del settore.

L’allattamento al seno, quindi, non sempre è facile ma può essere anche un bellissimo viaggio e noi del centro il Melograno siamo qui per aiutarvi affinché questo possa avvenire offrendo servizi come: corsi di accompagnamento alla nascita, consulenze ostetriche in gravidanza, spazi per le neomamme, visite domiciliari post-parto e supporto psicologico.

Infine, ricordatevi, che qualunque scelta prendiate sarà giusta perché siete voi che sapete con certezza cosa è meglio per voi stesse e per il vostro bambino.

A cura di Beatrice Fruzzetti, ostetrica

Per info sui nostri servizi:

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