“MAMMA, PAPA’ CHE SCUOLA SCELGO?”

 

Molti ragazzi frequentanti la classe terza della scuola secondaria di primo grado sono già impegnati nella scelta della scuola secondaria di secondo grado più adatta a loro. Infatti, nonostante la decisione debba essere presa entro l’inizio del 2025, già da ora la maggior parte delle famiglie è attiva nella ricerca dell’indirizzo scolastico migliore per il figlio. Molti parlano di “scelta più giusta per il ragazzo” ma forse è meglio parlare di scelta ragionata e consapevole. Non sempre, infatti, esiste un istituto che rispecchia perfettamente le caratteristiche dei figli ma è importante intraprendere un processo di riflessione condivisa per comprendere il percorso migliore da fare.

Le linee guida riguardo all’orientamento lo indicano come un processo volto a facilitare la conoscenza di sé e il contesto formativo, occupazionale, sociale, culturale ed economico di riferimento, al fine di favorire la maturazione e lo sviluppo delle competenze necessarie per poter definire o ridefinire autonomamente obiettivi personali e professionali aderenti al contesto, elaborare o rielaborare un progetto di vita e sostenere le scelte relative.

Ma come si arriva ad una scelta consapevole? E come è possibile aiutare il proprio figlio ad orientarsi correttamente verso una decisione così importante e personale?

Uno degli strumenti più rilevanti ed utili è l’osservazione. Guardare attentamente il proprio figlio durante la giornata, soprattutto quando svolge in autonomia le sue attività permette di avere una visione maggiormente completa della persona che è e che si sta formando. Poi, oltre a sapere le sue attitudini, le sue qualità e i suoi voti scolastici, è anche fondamentale capire quanto tempo dedica allo studio (quante ore effettive trascorre sui libri), quanta fatica/difficoltà incontra nelle materie di studio e/o in quelle pratiche, il tipo di lavoro che vorrà svolgere (ad es. pratico o maggiormente legato all’area intellettuale). Ogni genitore dall’esterno può notare e valutare caratteristiche che il ragazzo non riconosce proprie in quanto sta attraversando il periodo adolescenziale che comporta la costruzione della propria identità ed è il momento in cui l’autostima è spesso anche minata. Questo processo è un’ottima occasione per comprendere e sostenere caratteristiche di ragazzi anche oltre agli stereotipi: non esistono scuole per ragazze e scuole per ragazzi, esistono solamente percorsi formativi.

Un secondo passaggio che i genitori possono intraprendere è quello di accompagnare i figli a vari open-day delle diverse scuole, anche quando i ragazzi sembrano già orientati ad una scelta. Inoltre, è importante leggere l’offerta formativa che la scuola propone: tutti i PTOF, reperibili sui siti delle scuole, permettono una descrizione dettagliata delle discipline che gli alunni dovranno affrontare e del numero di ore per ogni materia didattica. In questo modo i ragazzi possono comprendere se le materie scolastiche sono per loro sostenibili e di loro interesse.

Un ulteriore elemento da considerare è la scelta di un istituto piuttosto che un altro, pur con lo stesso indirizzo, può dimostrarsi un elemento fondamentale per il successo o l’insuccesso del ragazzo.

A ciò è correlata l’importanza di considerare le relazioni sociali dei propri figli: non bisogna optare per una scuola in base a ciò che gli amici decidono ma, di fronte ad indirizzi equivalenti per i nostri ragazzi, avere dei punti di riferimento diminuisce gli stati di tensione.

Le scuole secondarie di primo grado, da parte loro, dall’anno scolastico 2023/2024 hanno introdotto percorsi di orientamento, anche extracurriculari, per permettere di esplorare e conoscere approfonditamente le capacità individuali di ciascun studente e incanalarle verso un percorso idoneo.

Il passaggio dalla scuola di primo grado a quello di secondo grado evidenzia quindi un cambio radicale a livello di impegno, materiale di studio e richiesta da parte dei docenti. Passaggio che va necessariamente sostenuto e monitorato dalle famiglie: una buona alleanza coi docenti della scuola è la ricetta giusta per un lavoro equilibrato e coerente, elementi fondamentali per guidare i ragazzi nella loro crescita e nel loro sviluppo educativo e formativo.

 

a cura di Federica Colzani Psicologa psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

 

 

 

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