ARTETERAPIA: percorso individuale o di gruppo?

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Punto di partenza ed esperienza centrale dell’arteterapia è sicuramente il processo creativo e il
conseguente rapporto diretto con i materiali artistici.
Attraverso l’esperienza estetica nel setting di arteterapia si ha la possibilità di esplorare il proprio
mondo interiore, e mettersi in contatto con i propri bisogni e le proprie emozioni.

La scelta di intraprendere un percorso individuale o di gruppo si basa su diversi fattori, ma
sicuramente i bisogni della persona e gli obiettivi terapeutici risultano essere quelli fondamentali.

Entrambe le opportunità mantengono intatti i pilatri su cui l’arteterapia si basa:

  • Uno spazio accogliente e non giudicante, caratterizzato da una funzionale libertà creativa e
    di pensiero;
  • Il diretto rapporto con i materiali artistici e l’esplorazione creativa come propulsione e
    possibile innesco di riflessione e trasformazione;
  • La possibilità di una comunicazione alternativa a quella verbale;
  • L’oggetto artistico come ulteriore polo all’interno della dinamica terapeutica.

L’esperienza individuale consente una maggiore concentrazione su quelli che sono i tratti estetici e
i temi del soggetto, creando o fortificando aspetti strutturali dell’identità personale.
L’Io creativo ha la possibilità di operare un’autogestione nei tempi e nei ritmi artistici, favorendo
una ricerca intima, e una libertà nel toccare ed accogliere temi profondi.
In un contesto individuale, inoltre, l’arteterapeuta ha una maggiore possibilità di andare ad
adattare l’esperienza estetica in funzione dei bisogni e degli obiettivi terapeutici specifici del
soggetto.

La dimensione gruppale offre ovviamente uno spazio di condivisione e di confronto, utile a
stimolare e facilitare i rapporti interpersonali.
Il confronto con punti di vista ed estetiche differenti diventa un’opportunità preziosa per arricchire
la propria esperienza creativa, ampliando di conseguenza le modalità attraverso cui osservarsi,
scoprirsi e riconoscersi.
L’altro può diventare specchio, oppure spunto per fare esperienze diverse del Sé.

È interessante notare inoltre che anche in un contesto di gruppo, nell’arteterapia, ad un certo
punto il soggetto necessariamente si separa per concentrarsi sulla propria esperienza creativa.
Questo passaggio alternato da un fuori a un dentro, è sicuramente valido come esempio di stretto
legame tra la dimensione individuale e di gruppo, soprattutto in un contesto arteterapeutico.

Se ne conclude che non vi è una via migliore di un’altra, anzi, si può pensare a queste due
alternative come strade parallele ma funzionali vicendevolmente.
Punto di partenza fondamentale risulta quindi essere la consapevolezza dei bisogni e degli
obiettivi; aver chiaro, quindi, da dove si parte e dove si vuole andare.

Presso il nostro centro è possibile prenotare un appuntamento con la nostra professionista di riferimento Valeria Rotunno Arteterapeuta ad Orientamento Psicodinamico.

Per info e prenotazioni: benessere@centroilmelograno.it

Fonti:
– Mimma Della Cagnoletta, “Arteterapia. La prospettiva psicodinamica”, 2010
– Mimma Della Cagnoletta, Donatella Mondino, Isabella Bolech, “Arte Terapia nei gruppi.
Strutture, strumenti e conduzione”, 2018

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