Si parte… da soli!

“Mamma, papà, posso andare in vacanza con i miei amici?”
Ecco la domanda che spesso fa tremare i genitori, ma che prima o poi viene rivolta a tutti.
Arriva un momento nella vita degli adolescenti in cui i ragazzi decidono di iniziare ad affermare la propria autonomia e di volersi mettere alla prova. Hanno ormai raggiunto l’età in cui hanno acquisito le norme dello stare in società, sanno distinguere azioni corrette da azioni sbagliate (anche se questo spesso non è sufficiente e non mette al riparo da errori) e inizia a farsi sentire prepotentemente la voglia di mettersi alla prova e lasciare, anche se per pochissimi giorni, il nido.
Se i ragazzi sono ancora piccoli, si può proporre loro una vacanza studio. Sarà un ottimo terreno di prova: loro si sentiranno più liberi, lontani dalla famiglia e avranno piena responsabilità delle loro azioni, ma vivranno questa esperienza in un ambiente controllato.
Se i ragazzi sono un po’ più grandi si può iniziare a pensare di far fare loro una vera vacanza in autonomia anche solo per qualche giorno.

Anche in questo caso è meglio muoversi in un ambiente in parte conosciuto, per esempio con altri ragazzi che abitualmente frequentano il figlio. L’ ideale sarebbe condividere questa esperienza con ragazzi di cui si conoscono anche i genitori così da poter creare una rete ben solida attorno a loro.
Inutile nascondere che le perplessità dei genitori saranno molte: i figli saranno maturi a sufficienza? Passeranno le notti svegli a far bravate? Sapranno prepararsi da mangiare da soli? Saranno in grado di badare a se stessi?
Ma questi punti interrogativi corrispondono a prove che inevitabilmente ogni adolescente deve superare. Si devono mettere alla prova per testare la loro autonomia rispetto al nucleo familiare, la loro capacità di adattamento in contesti nuovi, la loro capacità organizzativa e quella di comprendere i limiti.
Come accade per molte tappe della vita di una persona ciò che conta è il lavoro fatto in precedenza. I genitori devono avere fiducia negli insegnamenti dati ai figli e dare loro poche regole ma ben chiare, come per esempio il non superamento di un budget stabilito insieme e le modalità di comunicazione genitori-figlio così da essere sempre aggiornati ma senza mettere in imbarazzo il ragazzo.
Le regole sui comportamenti corretti invece dovrebbero essere già acquisiti da tempo prima di far intraprendere la prima vacanza da soli.
C’è un aspetto non secondario da tenere a mente: non tutto dipende dai genitori, non tutto dipende dai figli. Ci vuole anche un po’ di fortuna perché non tutto quello che accade è sotto il nostro controllo.

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