Di nuovo mamma

Dopo il primo figlio spesso il desiderio di un secondo diventa forte e una coppia decide di rivivere l’esperienza.

Molte volte però partono dall’idea che essendo un’esperienza già vissuta ci si possa aspettare lo stesso tipo di sensazioni ed emozioni. Questa idea è rafforzata dal fatto che anche le persone che circondano la donna incinta per la seconda volta cambiano atteggiamento dando a volte meno attenzioni, nella convizione che essendo la donna già esperta non abbia molte necessità. In realtà non sempre è così. Sicuramente una gravidanza dopo il primo figlio ha minori elementi di novità, ma è comunque un’esperienza diversa.

Partiamo dagli aspetti fisici: il primo elemento, il più evidente, è il pancione.  Molto probabilmente si vedrà prima poiché le fasce muscolari addominali sono un po’ più deboli e si sentiranno i movimenti del bambino più precocemente. Per il resto ogni gravidanza è a sé e quindi, come è possibile che se si sono presentati i classici disturbi della gravidanza durante l’attesa del primo figlio, questo non accada per il secondo e viceversa.

Ma la vera novità non saranno i cambiamenti fisici, bensì i risvolti psicologici ed emotivi.

Il primo punto è che la seconda gravidanza non è esclusiva come la prima, c’è già un altro figlio che richiede cure ed attenzioni e che, correttamente, non permette alla madre di concentrarsi in maniera totale sul nascituro. A volte si avrà la sensazione di trascurare la gravidanza e di non dedicare tutte le attenzioni necessarie al nuovo bambino: è inevitabilmente così, ma non si tratta necessariamente di una situazione negativa. Questo permetterà anche di vivere in maniera meno apprensiva la gravidanza.

L’aspetto emotivo più importante da gestire per le madri alla seconda gravidanza non è relativa al nascituro, ma al primogenito. Può capitare di percepire un senso di colpa nei suoi confronti perché si ha la consapevolezza che il tempo e le attenzioni nei suoi confronti diminuiranno, ma si deve anche tener presente dell’enorme regalo ed opportunità che si sta dando al primogenito donandogli un fratello (anche se magari lui non lo percepirà come tale fin da subito). È importante anche ricordare che un bambino che si trova ad affrontare il sentimento della gelosia da piccolo, saprà già gestirla da adulto.

In questo periodo è bene, come normale nella vita di coppia, affidarsi al proprio partner per condividere insieme a lui le eventuali preoccupazioni. Nei primissimi tempi infatti per il primogenito la figura paterna diventerà il vero punto di ancoraggio con la vita familiare ed è bene parlare di quello che ci si aspetta da lui. Ancora più che con l’arrivo del primo figlio il compagno sarà un insostituibile supporto (pratico ed emotivo) ed è bene tenerlo a mente specie se non si è abituate ad affidarsi a qualcun altro.

Per confrontarsi su questi temi insieme ad altre “di nuovo” mamme ed esperti, il Centro il Melograno organizza corsi proprio su questo argomento:

 

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