Il pavimento pelvico prima e dopo il parto

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Una delle strutture anatomiche che durante la gravidanza, insieme alla parete addominale, va incontro a una grande sollecitazione è il pavimento pelvico.

Facciamo un pochino di chiarezza e rispondiamo a qualche domanda, dal momento che, di pavimento pelvico si parla molto ma, a volte, le informazioni non sono poi così chiare.

Cos’è il pavimento pelvico? È l’insieme di tutte quelle strutture muscolari e legamentose che chiudo inferiormente il bacino.

Ma a cosa serve? Svolge tante funzioni diverse tra cui:

  • Garantisce la continenza: ovvero ci permette di evitare di sporcarci perché impedisce a urina e feci di fuoriuscire senza il nostro controllo;
  • Viceversa, ci permette di svuotare vescica e intestino: quando abbiamo uno stimolo e andiamo in bagno rilassando il nostro pavimento pelvico permettiamo la fuoriuscita di feci e urina;
  • Mantiene in sede i nostri organi pelvici (vescica, utero e retto): detto in maniera più semplice, se ben funzionante, evita che ci vengano dei prolassi;
  • Ha una funzione importantissima nel rapporto sessuale;
  • In gravidanza supporta il peso dell’utero gravido e al momento del parto gioca un ruolo fondamentale nel passaggio del feto nel canale del parto: vero, il feto passa attraverso il canale vaginale ma la vagina è tutta circondata dai muscoli pelvici.

In gravidanza, quindi, il nostro pavimento pelvico risulta essere particolarmente sollecitato dal fatto che l’utero, con il passare dei mesi, si ingrandisce sempre più e pesa sempre di più. Gli ormoni prodotti dalla gravidanza, poi, giocano un ruolo importante nel favorire il rilassamento di queste strutture con l’obiettivo di permettere poi il passaggio del bimbo durante il travaglio.

Dopo il parto, invece, queste strutture, che hanno lavorato tantissimo per mesi, hanno bisogno di recupero per poter tornare alla loro normale funzionalità. Hanno bisogno di non essere particolarmente sollecitate nelle prime settimane, magari di guarire da una eventuale ferita (lacerazione spontanea o episiotomia).

Ma quindi, in concreto, cosa possiamo fare per mantenere in salute il nostro pavimento pelvico durante la gravidanza e il post-parto?

La prima cosa, universalmente valida, è proprio prestare attenzione ad alcune buone abitudini, sembra scontato ma in realtà non lo è. Vediamole insieme:

  • Evita di anticipare lo stimolo alla minzione: tantissimi tendono a fare pipì prima di uscire di casa anche se non scappa. Alla vescica fa tutt’altro che bene e per giunta, per poterla svuotare si ha la necessità di spingere;
  • Evita di spingere: sia durante la minzione che durante la defecazione il pavimento pelvico dovrebbe semplicemente rilassarsi, non si dovrebbe spingere.
  • Non rimandare lo stimolo: anche se si è impegnati o fuori casa è importante non rimandare gli stimolo che vescica e intestino ci mandano;
  • Non fare pipì in squat, facendo l’equilibrista per non toccare la tavoletta del WC: se possibile copri l’asse del water e siediti, altrimenti prediligi quei dispositivi (coni minzionali) che ti permettono di svuotare la vescica in piedi;
  • Presta attenzione a come lavora il tuo pavimento pelvico: durante gli sforzi come colpo di tosse o starnuti si apre verso il basso o va in chiusura? Si attiva correttamente mentre fai uno sforzo come sollevare un peso? Durante l’arco della giornata quando sei seduta o rilassata è costantemente contratto o anche lui è rilassato?

Queste indicazioni sono un pochino l’ABC del benessere perineale e si tratta di semplici accortezze che puoi mettere in pratica fin da subito.

Ma si può fare altro per il pavimento pelvico in gravidanza e nel post-parto? Assolutamente si!

Le linee guida, infatti, ci raccomandano l’esecuzione di una valutazione nel secondo trimestre, da ripetere poi nel terzo. L’obiettivo sarà:

  • Migliorare la propriocezione e la consapevolezza dei muscoli perineali così da permettere di avere maggior controllo durante la fase espulsiva del travaglio;
  • Migliorare l’elasticità per ridurre il rischio di lacerazioni, soprattutto complesse. Non dimentichiamo, a questo proposito, anche il massaggio perineale.
  • Prevenire o trattare (si è possibile trattare anche in gravidanza) eventuali disfunzioni.

Per tutti, quindi, sono raccomandati due incontri; qualora, invece, ci siano difficoltà ad attivare e rilassare correttamente la muscolatura o sintomi come dolore o piccole perdite di urina si strutturerà un percorso personalizzato fin da subito.

E dopo il parto? Il pavimento pelvico ha fatto un grande lavoro! È importante mantenere sempre tutte le buone abitudini apprese e dare tempo a queste strutture di recuperare. Le evidenze scientifiche ci raccomandano poi di ripetere la valutazione a 6/8 settimane dal parto.

Tutto ciò è valido anche se avete fatto un taglio cesareo. Avete comunque portato avanti una gravidanza e, anche se con modalità differenti, avete comunque partorito.

a cura di Beatrice Fruzzetti, ostetrica

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