L’importanza dello skin to skin

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Dopo la nascita, mamma e bambino hanno estremamente bisogno del contatto pelle a pelle, di potersi riconoscere l’uno nell’altra, attraverso lo sguardo…Non c’è fretta di fare nulla, sta avvenendo il sacro” Michel Odent

La pratica del Pelle a pelle, raccomandata oramai anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, consiste nel posizionare il neonato nudo sul petto scoperto della mamma (o del papà) nel primissimo periodo successivo alla nascita e per le seguenti ore (fin quando la diade lo desidera).

Questo primo contatto extrauterino, pone in comunicazione dolce il neonato con il mondo esterno, mettendolo in condizione di interagire attraverso quelli che sono i suoi riflessi primitivi: alla nascita il neonato si trova in uno speciale stato di veglia che dura tra i 30 e i 45 min, in questo momento è particolarmente interessato al volto della madre e del padre, gli occhi sono ben aperti e se messo in condizioni puo avanzare strisciando sul petto della mamma per raggiungere il seno e succhiare.

E’ un momento magico di conoscenza in cui si stabilisce il fondamento di un attaccamento sicuro.

Inoltre, lo skin to skin ha dei benefici ad alto impatto sul benessere psicofisico del neonato, quali:

  • il raggiungimento di un’adeguata temperatura corporea e corretta frequenza cardiaca,
  • adeguata produzione ormonale dei livelli di ossitocina che consentirà lo sviluppo celebrale, ma anche uno stato di benessere che aiuterò un facile adattamento alla vita,
  • facilitamento dell’allattamento
  • e colonizzazione batterica attraverso i batteri materni con cui entrerà in contatto che andranno a costituire il suo microbiota, presupposto fondamentale per una buona salute nel breve, medio e lungo periodo,
  • oltre a favorire condizioni di rilassamento, prolungati periodi di sonno, incrementare l’aumento del peso nel neonato e favorire una una precoce dimissione dell’ospedale.

Tuttavia, qualora fossimo difronte ad un parto medicalizzato che non rende possibile un pelle a pelle alla nascita, come spesso avviene con i tagli cesari o con le nascite premature, sarà possibile ricorrere allo skin to skin successivamente. Rispettando quelle che sono le tempistiche dettate dalle procedure e dal benessere di mamma e bimb*, lo skin to skin può essere proposto anche una volta rientrati a casa, andando a ricreare non solo le condizioni fisiche ma anche quelle ambientali: un momento di intimità per mamma è bimb* in un luogo protetto stimoli, questo continuerà a solidificare il legame genitore/bambino e favorire le pratiche di accudimento.

a cura di Giorgia Lemmi, puericultrice e consulente babywearing

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