Post Cesareo: osteopatia per mamma e bambino

Hai vissuto un parto cesareo?

Il parto, in generale, è un evento che mette a dura prova l’organismo di mamma e neonato: sia il parto naturale che quello cesareo possono produrre delle alterazioni di funzione nel corpo di entrambi. Il parto può creare dei problemi nella biomeccanica dei tessuti coinvolti; pur non essendoci sintomi evidenti da subito, sarebbe opportuno fare una visita dall’osteopata, che attraverso un’attenta palpazione e valutazione può rendersi conto se ci sia bisogno di ristabilire certe disfunzioni, sia nei riguardi della mamma che del neonato, anche in forma preventiva.

Andando ad analizzare nello specifico il parto cesareo, l’aspetto più importante da controllare nella mamma è la cicatrice che, a seguito delle aderenze più o meno forti, può determinare disturbi in tutta la zona pelvica, addominale e della colonna, sia a livello strutturale che viscerale (in particolare sull’intestino) anche a posteriori.

La trazione che genera una cicatrice viene risentita da tutto il corpo, così da comportare una serie di compensi posturali anche molto distanti dalla cicatrice stessa.

L’azione della mano sapiente dell’osteopata determina il rilascio di queste tensioni e il ripristino di un funzionamento che da locale diviene globale.

Per quanto concerne il neonato, durante il parto cesareo, avviene un passaggio repentino da un ambiente ad alta pressione (utero) ad un altro a bassa pressione (ambiente esterno), cosa che invece avviene più gradualmente nel  parto naturale; questo ha un grosso impatto meccanico soprattutto sul cranio del neonato.

In ogni parto l’adattamento del bambino all’ambiente esterno è sempre traumatico perché passa da un ambiente uterino caldo, morbido, accogliente con luci e rumori soffusi a uno freddo, rumoroso e luminoso; nel parto cesareo tutto questo adattamento avviene più rapidamente. Inoltre non c’è il tempo per il corpo del bambino ad avviare quella cascata ormonale che invece è utile per preparare in maniera ottimale le funzioni di respirazione e circolazione.

Il parto cesareo inoltre ha una dinamica completamente diversa, avviene in “trazione” perché il bambino viene estratto dal medico mentre nel parto naturale c’è una componente compressiva e costante data dalle contrazioni e dal passaggio nel canale del parto che è importantissima per l’apparato respiratorio dove nel momento della nascita c’è una sorta di “spremitura” che consente al liquido di uscire dai polmoni per far spazio all’aria.

Oltre all’alterazione biomeccanica, che peraltro può avvenire anche durante il parto naturale magari lungo o complicato, con il cesareo viene a mancare un’importante stimolazione all’ intero sistema cranio-sacrale, ossia quel movimento ritmico che vivifica tutto il sistema. L’organismo trova comunque il suo adattamento con il tempo, ma vengono a mancare quelle potenziali risorse di salute utili soprattutto in presenza di altre problematiche che può manifestare il neonato nella sua vita.

Per concludere, il trattamento osteopatico risulta essere un valido se non indispensabile ausilio per la mamma e il neonato; la visita dall’osteopata ha il fine di chiarire se tutti questi aspetti stanno influendo sul bambino e sulla mamma e impostare se necessario un programma di trattamento.

A cura di Elena Carzaniga

Fisioterapista e Osteopata

Per info e appuntamenti:

nascita@centroilmelograno.it

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