Gravidanza: il dono dell’Attesa

Natale è tempo di famiglia, di attesa, di nascita e calore, di condivisione.
Quale miglior modo per conciliare l’attesa del Natale con l’attesa della nascita del proprio bambino durante la gravidanza?
Una coppia si sta preparando a questo momento, che dura 9 mesi e lo fa fantasticando su progetti di vita a tre, immaginando come sarà la vita con un frugolino che gira x casa.
Il tempo dell’attesa è quello in cui i futuri genitori creano lo spazio mentale dove accogliere il proprio figlio ancora prima dell’incontro. Sentirlo muovere, scalciare dentro di sé crea già un legame fortissimo.
Divenire genitore non è un evento ma un processo, che implica grandi cambiamenti su più livelli: sul piano fisico (il corpo cambia e si trasforma), biologico (un nuovo ritmo sonno-veglia, vi è una preparazione all’allattamento, una diminuzione del desiderio sessuale), psicologico (maggiore responsivita’ emotiva, un cambiamento identitario, la fine del rapporto esclusivo col partner, l’ingresso del terzo nella coppia), sociale , lavorativo (maggior esclusione ed isolamento dall’ambiente di lavoro), relazionale e identitario che iniziano dal concepimento o anche prima, con l’inizio della progettualità familiare.
Il divenire genitori nel periodo prenatale necessita di uno spazio e di un tempo congrui a pensarsi e ripensarsi, al fine di costruire una disponibilità ad accogliere attivamente e creativamente il bambino che è e che sarà.
L’utero non è un contenitore passivo o neutro, ma e’ un ambiente che ospita e consente una comunicazione tra madre e bambino, tra mondo esterno e feto, comunicazione fatta di elementi nutritivi e stimoli tattili, uditivi e propriocettivi. Ciò ha una grande influenza sullo sviluppo del bambino stesso. Numerosi studi ci dicono come il bambino alla nascita sia in grado di riconoscere la voce, il volto e l’odore in primis della mamma, e anche del papà. Il bambino alla nascita è già attivo e capace di stati emotivi differenziati, perché durante la gravidanza, nel tempo, il bambino è esistito, cresciuto e divenuto.
La relazione con il proprio bambino va costruita e l’amore verso di lui non è detto che nasca al primo sguardo. Ci può essere un tempo differente per ognuno, che va rinforzandosi attraverso la conoscenza reciproca.
Ecco perché fin dalla gravidanza è consigliato parlare al proprio bambino, cantare, fagli ascoltare della musica, toccare e accarezzare la pancia, perché il bambino recepisce gli stimoli ed è anche un modo per coinvolgere il papà e renderlo partecipe nella costruzione di una relazione a tre.
La gravidanza è il dono dell’attesa, è ciò che permette ai genitori di prepararsi a questo grande cambiamento, che è la nascita del proprio bambino.
Sfruttate il periodo natalizio per vivere dei momenti intimi nella coppia e dedicati al bimbo in pancia: massaggi, momenti in acqua, laboratori sensoriali (come yoga ), corsi pre-parto di coppia..mettetevi in ascolto di voi stessi e di ciò che sta crescendo dentro di voi

Un augurio di cuore da tutto lo staff Area Nascita

articolo a cura di Debora Comi, Psicologa perinatale e Psicoterapeuta

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