“E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”

E’ il tempo che ho perduto per la mia rosa…” sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.” Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…” ” Io sono responsabile della mia rosa….” Ripetè il piccolo principe per ricordarselo. (tratto da Il piccolo principe di Antoine De Saint Exúpery)

Cos’è la rosa del piccolo Principe se non il suo cuore, la cura di sé, il suo essere, i suoi investimenti, le sue relazioni?

Siamo responsabili di noi stessi e della cura che dedichiamo all’amore, alla bellezza, all’autenticità. A partire da noi stessi. Come posso vivere autenticamente, come posso appassionarmi se non mi autorizzo a rischiare di mettermi in gioco per quello che sono? Così come sono in questo momento. Come posso amare, come posso accettare l’altro se non apprezzo me stesso? Come posso realizzarmi se non perseguendo i miei desideri?

In questi giorni in cui ci sono stati imposti dei limiti, in cui abbiamo dovuto adattarci a nuove situazioni valicando l’imprevisto e navigando a vista in mare aperto, abbiamo accarezzato l’incertezza del nostro stesso esistere. Come abbiamo reagito? La risposta risiede nelle domande che ci siamo posti. Ho ascoltato i miei vissuti? Ho regolato la miriade di emozioni e pensieri che mi hanno attraversato o mi sono lasciato governare? Ho delegato il mio esistere all’esterno? Ho cercato dentro me la via che mi conducesse al benessere? La rabbia si è trasformata in aggressività o in assertività? La paura mi ha tutelato o trasformandosi in ansia mi ha bloccato? La tristezza mi ha pervaso o ha generato uno spazio di ascolto e ricerca di calore?
Sono stato grato della grande opportunità che mi è stata offerta dalle varie limitazioni imposte dall’alto?

Ebbene sì, abbiamo ricevuto una grande opportunità: il dono del tempo.

Lavora, lavora, lavora, fattura, fattura, fattura. Cosa lavoriamo, cosa fatturiamo? Il nostro tempo!
Il denaro ci ripaga del tempo che abbiamo impegnato per portare avanti un progetto, un’idea, un lavoro. Tempo che viene sottrato ai pensieri, alla lettura, ad una passeggiata, ad un buon caffè che sa di casa, alla crema della vita, al fare l’amore, al gioco, allo sport, alla vita di coppia, alle confidenze con gli amici, alle visite dei familiari, ai figli pelosi e non.

Il tempo è cura, cura di noi stessi, del nostro corpo, del nostro cuore, dei nostri pensieri, dei nostri pensieri, delle nostre relazioni, delle nostre realizzazioni, del nostro ozio, del nostro riposo. Il tempo è il dono più prezioso che possiamo donare a noi stessi e agli altri.
Regaliamoci il tempo, doniamoci amore, scambiamoci cure, attenzioni, ascolto autentico e occhi vivi verso noi stessi e verso gli altri.

Ora come una rosa apriamoci al mondo e illuminiamolo con la nostra maestosa bellezza. Nessuna rosa è uguale all’altra, ognuna ha le sue sfumature. Qualsiasi sia la nostra sfumatura è ora di osservarla, accettarla, amarla e donarla agli occhi del mondo. Ora è il nostro tempo. Ora il tempo è nostro.
Ora è tempo per me. Ripetiamolo per non dimenticarci.

Buona giornata

a cura della d.ssa Ljuba Luccariello, psicologa e formatrice

Thanks to Valentina di Finally & Co  per il meraviglioso acquarello!

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