Prime note

Il feto è da subito immerso nel suono e nelle vibrazioni che percepisce attraverso la propria pelle.
Al sesto mese di gravidanza sviluppa l’orecchio e da quel momento in poi è in grado di udire i suoni che lo circondano. Il suono è da subito parte integrante della sua vita.
Riconoscendo questa evidenza l’Associazione Culturale Pediatri e il Centro per la Salute del
Bambino onlus promuovono il progetto nazionale Nati per la Musica che ha lo scopo di esporre
precocemente i bambini all’ascolto e alla produzione di musica. Le ricerche scientifiche hanno
dimostrato che tale pratica aumenta le capacità cognitive del bambino al quale vengono insegnate in questo modo capacità di concentrazione ed ascolto. Creare musica (semplici suoni, canzoni e
filastrocche) in famiglia o nelle scuole insegna al bambino a relazionarsi e socializzare
armonicamente.
Purtroppo spesso si riscontra una certa reticenza nel proporre precocemente musica ai bambini
perché si crede che per poter fare un’attività di questo tipo sia necessaria una notevole conoscenza del mondo musicale, invece è l’esatto opposto: l’attitudine musicale, innata in ogni individuo, è massima al momento della nascita e si sviluppa a contatto con un ambiente in grado di far vivere al bambino esperienze musicali significative, fino ai 9 anni; età in cui tende a stabilizzarsi.
Tutti noi siamo dotati di uno strumento naturale che siamo in grado di utilizzare perfettamente a
seconda delle esigenze sin da subito: è la nostra voce. È proprio da questo primo strumento che il
bambino acquisisce le prime nozioni musicali e grazie alquale impara a relazionarsi.
Così come la voce della madre guida il bambino alla scoperta e all’acquisizione del linguaggio, la
voce cantata se mediata dalla volontà di relazionarsi a lui sarà esempio di musicalità.
Per aiutare i genitori nella scoperta di questo percorso da compiere insieme al proprio bambino è
nato il progetto Nati per la Musica che mette a loro disposizione personale qualificato pronto a dare consigli, bibliografie grazie alle quali tenersi informati, cd e dvd per bambini e laboratori musicali in cui insegnare la pratica strumentale e far interagire tra loro bambini in momenti di
socializzazione.
La promozione dell’ascolto e della produzione della musica deve tenere ovviamente conto delle
diverse fasce d’età del bambino.

0-6 mesi: il bambino riconosce i suoni e la musica, per questo è importante incoraggiare i genitori a cantare più volte durante l’arco della giornata. In questa età è anche importante il non-suono, cioè il silenzio: insegnare ai bambini a rispettarlo significa insegnare a riconoscere il momento
dell’ascolto.

6-12 mesi: in questi mesi il bambino inizia a rispondere agli stimoli musicali ballando e facendo
vocalizzi. È il momento giusto per offrirgli oggetti (percussioni ad esempio) che lo stimolino a
produrre musica.

12-24 mesi: il bambino è ormai in grado di ripetere brevi canzoni e a riconoscere i suoni prodotti da diversi strumenti. Il momento dell’ascolto della musica diventa anche momento di socializzazione grazie alle canzoni cantate e ballate in gruppo (il girotondo ne è un ottimo esempio)

24-36 mesi: in questi mesi il bambino sviluppa un suo gusto personale ed è in grado di decidere
cosa ascoltare o cantare e suonare. È un’attività molto importante che permette anche lo sviluppo
della capacità mnemonica.

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