La supervisione psicopedagogica è un momento di confronto tra il supervisore e il singolo professionista, oppure tra il supervisore e l’équipe di lavoro. Essa permette di garantire una costante manutenzione del ruolo professionale ricoperto, facilitando il dialogo e la costruzione di un significato condiviso. La finalità è quella di promuovere la salute psicofisica di ogni bambino/adolescente preso in carico e di aiutarlo a divenire se stesso, ad essere una persona autonoma, ad instaurare relazioni sane con gli altri bambini/adolescenti e con gli adulti di riferimento.
La supervisione psicopedagogica si pone come un momento di ascolto e restituzione per comprendere meglio le difficoltà e le fatiche legate allo stare in relazione con bambini e adolescenti. La supervisione può essere richiesta per compiere scelte, gestire situazioni problematiche, migliorare la qualità delle relazioni con bambini e adolescenti, oppure con le loro famiglie. L’intervento è rivolto non solo al singolo professionista, ma anche all’intera équipe di lavoro.
La supervisione psicopedagogica assolve a diverse funzioni:
• offrire uno spazio ed un tempo per prevenire, contenere, gestire ed affrontare l’inevitabile fatica dell’essere in relazione costante con altre persone;
• favorire l’espressione di pensieri, emozioni, riflessioni, preoccupazioni, criticità;
• promuovere l’emergere e la messa in campo delle risorse educative e delle potenzialità;
• proporre nuove strategie e pratiche educative-relazionali;
• attivare una riflessione sul ruolo educativo e affettivo, in un’ottica di accompagnamento della relazione tra l’educatore e il bambino/adolescente, oppure tra l’educatore e i genitori;
• essere un momento di confronto e condivisione;
• facilitare la ricerca di modalità diverse e più efficaci per gestire la quotidianità;
• attivare una riflessione sul ruolo educativo, sull’assunzione di responsabilità e sulla presa in carico dei bambini/adolescenti e delle loro famiglie.
Il servizio è rivolto a educatori ed altri professionisti (insegnanti, professori, istruttori sportivi, logopedisti, infermieri, ecc.) che, a vario titolo, si occupano di bambini e adolescenti.
In base al contesto ed ai bisogni espressi, la supervisione può essere declinata in diverse tipologie, quali per esempio: l’osservazione del contesto (con restituzione e confronto), la supervisione individuale, la supervisione d’équipe.
Osservazione del contesto con restituzione e confronto
Oggetto dell’osservazione sono la predisposizione dell’ambiente e degli spazi, gli arredi ed i materiali, le routine, le proposte di attività, le relazioni e le dinamiche di gruppo. Inoltre, l’équipe può portare richieste specifiche, per esempio, rispetto alle difficoltà incontrate con alcuni bambini/adolescenti. La restituzione e il confronto hanno la funzione di riprendere le richieste specifiche, di rimandare risorse e criticità, nonché di stimolare pensieri e riflessioni, per attuare dei miglioramenti e/o trovare soluzioni.
Supervisione psicopedagogica individuale/d’équipe
La supervisione psicopedagogica favorisce l’espressione del pensiero e dei vissuti emotivi nell’ hic et nunc; consente di promuovere una riflessione sul proprio operato e sulle prassi educative adottate nel quotidiano. Possono emergere tematiche e fatiche relative alle difficoltà con i bambini e le loro famiglie. Alcune richieste di intervento possono riguardare le dinamiche di gruppo. L’attivazione delle risorse dei professionisti e dell’équipe nella sua interezza viene promossa attraverso il dialogo, il confronto, la proposta di alcuni lavori pratico-esperienziali e la loro condivisione.
La professionista di riferimento è la Dott.sa Francesca Atzori
Per info e prenotazioni: formazione.melograno@gmail.com – 3497402952 (anche WhatsApp)