Incinta a pochi mesi dal parto….è possibile?

Subito dopo il parto, il ciclo mestruale si sospende automaticamente, grazie all’ipofisi che produce prolattina e che consente dunque l’allattamento.
La comparsa della mestruazione dopo il parto (capoparto) avviene tra la quarta e l’ottava settimana dopo il parto ma puo’ anche tardare diversi mesi a causa proprio dell’allattamento. La ripresa dell’attività ovulatoria però è imprevedibile e non dà alcun segnale: il capoparto si verifica dopo la prima ovulazione, quando la donna è già fertile da un ciclo. Se non si desidera una nuova gravidanza in tempi brevi è importante allora fare uso di un contraccettivo fin dal primo rapporto. Alla ripresa, i cicli possono presentare delle irregolarità transitorie e queste irregolarità sono dovute ad un equilibrio ormonale non ancora ottimale.

Inoltre, le caratteristiche del ciclo, possono mutare in modo definitivo dopo una gravidanza: la sua durata può risultare maggiore o minore, il sanguinamento essere più o meno abbondante di prima.
La contraccezione per la mamma che allatta è dunque di essenziale importanza nel momento in cui si desidera la ripresa dell’attività sessuale con il proprio partner: se invece non si utilizza un metodo contraccettivo, può accadere di rimanere incinta anche a pochi mesi dal parto. A volte la gravidanza “capita” e può generare confusione, smarrimento, paura di non farcela e se la mamma non viene adeguatamente sostenuta, a causa anche del recente sbalzo ormonale, può incorrere più facilmente nello sviluppo di una depressione post-partum.
Altre volte invece la nuova gravidanza è proprio ricercata in quanto la madre non vuole far passare troppo tempo tra un’esperienza e l’altra o vuole “recuperare” un’esperienza che con il primo bambino non è riuscita a vivere.
Nel primo caso ci vorrà del tempo per elaborare la novità (anche per il papà, che può rimanere ancora più scioccato della mamma) ma per entrambi i casi, può esserci il vantaggio di avere due bimbi vicini e di concentrare la fatica in un unico periodo, per poi godersi momenti più tranquilli, vedendo i piccoli crescere insieme.

Ma il corpo è pronto per un nuovo parto così ravvicinato?

Se pensiamo che Madre Natura lo permette viene da rispondere SI a questa domanda perché il corpo della donna è in condizioni di poter accogliere una nuova vita. Tuttavia è bene ricordare che sebbene possibile può rivelarsi un’esperienza più faticosa a livello corporeo: la neomamma, dopo i cambiamenti straordinari della prima gravidanza, il parto che bruscamente porta in nuove posizioni alcune strutture e il lento e graduale ritorno all’assetto “normale”, va incontro nuovamente a tutta la serie di cambiamenti che comporta una gravidanza. Tutti questi adattamenti continui possono mettere sotto stress alcune strutture come la colonna, il bacino e il pavimento pelvico la cui muscolatura precedentemente allungata e magari non ancora riallenata va incontro a un’ulteriore sopportazione di carico dovuto ai nuovi pesi e volumi.

Anche l’accudimento del primo figlio, che essendo ancora piccolo ad esempio ha bisogno di esser tenuto spesso in braccio, è un carico aggiuntivo che può affaticare spalle, cervicale e colonna oltre che aggiungere tensione a un pavimento pelvico non ancora performante.

Il trattamento osteopatico è sicuramente un valido supporto corporeo per accompagnare la nuova gravidanza, compensare tensioni e dolori e ribilanciare dove è necessario i carichi su colonna, bacino e pavimento pelvico.

Anche dal punto di vista energetico, è importante fare una valutazione prendendo esempio dalla Medicina Tradizionale Cinese: la forte perdita di sangue durante il parto così come l’allattamento modificano l’equilibrio energetico della neo mamma rendendo necessari a volte trattamenti o consigli di dietetica cinese per poter riportare la situazione alla normalità.

E se si sta continuando ad allattare, come si fa?

Non è vietato continuare ad allattare in gravidanza. Gli ormoni coinvolti nell’allattamento non influenzano in alcun modo la nuova gravidanza. Il latte continuerà ad essere prodotto e sarà possibile continuare l’allattamento, se questo è ciò che desiderano mamma e bambino. Certo può essere faticoso da gestire, specialmente quando il volume della pancia cresce e il primo bambino desidera distendersi sull’addome della mamma.  È molto importante rispettare innanzitutto il proprio benessere e le proprie sensazioni. Se per la mamma continuare l’allattamento risulta essere non solo difficile ma anche non desiderato è possibile portare il primo bambino a staccarsi dal seno. La fine dell’allattamento non dovrà essere però repentino sia per conservare il benessere del bambino sia per consentire al seno della mamma di adattarsi alla nuova situazione e quindi evitare ingorghi e mastiti.

La consulenza ostetrica di fine allattamento e l’accompagnamento in questo percorso sono un valido sostegno per consentire sia il prolungamento dell’allattamento e l’aiuto nella sua gestione, sia il graduale passaggio al distacco dal seno.

Ce la farò a gestire due bambini così piccoli insieme?
Frequentare un corso pre-parto centrato su tematiche tipiche della seconda gravidanza (come ad esempio il nostro di nuovo mamma), è fondamentale per condividere vissuti e paure con altre mamme che stanno vivendo la mia stessa esperienza.

Ogni gravidanza è differente dalla precedente indipendentemente dall’età e dal percorso di vita della mamma, così come ognuno dei nostri bimbi lo è: è importante quindi che anche la gravidanza sia vissuta in modo magico e speciale. Diventa quindi un passo strategico concedersi un momento per sé stesse al fine di concentrarsi sul qui ed ora e la naturopatia in questo caso può essere un valido sostegno in totale sicurezza per i cambiamenti repentini nostri e della diade: Meditazione in gravidanza, Shiatsu in gravidanza e Fiori di Bach sono solo alcune delle soluzioni che un percorso benessere può forniti per concederti un momento solo per te e poter nuovamente vivere in serenità la nuova gravidanza.

Sicuramente al momento della nascita del secondogenito ci sarà bisogno di chiedere aiuto ai nonni, che dovranno restare col piccolo a casa mentre la mamma dovrà andare in ospedale. E nel momento del rientro a casa, soprattutto se il primogenito è ancora molto piccolo e non autonomo (ad esempio un anno di età) la mamma dovrà per forza farsi aiutare da qualcuno (nonni, babysitter o semplicemente dal papà se può permettersi di prendere ferie per un certo periodo). Il primogenito avrà bisogno di crearsi uno spazio fisico ed emotivo per accogliere il nuovo arrivato, e per questo avrà bisogno di tempo e rassicurazione continua da parte dei genitori. La sua condizione di amore esclusivo ed unicità dovrà lasciare il posto alla condivisione con il fratellino/sorellina delle attenzioni e del tempo che i genitori prima davano solo a lui.

L’uso della fascia può essere di aiuto?

Grazie al supporto del babywearing e dell’utilizzo delle fasce è possibile per la mamma, già dalla gravidanza portare il pancione in cui sta crescendo il piccolo in arrivo. Dedicando lui attenzioni esclusive, preparandosi alle prime legature che farà dopo la sua nascita e inoltre sostenendo il peso del pancione che con il passare dei mesi si fa sempre più pesante.

Anche il primogenito può continuare ad essere portato durante la gravidanza, in fascia o marsupio, se la mamma se la sente fisicamente, con i dovuti supporti e accorgimenti del caso. Dopo la nascita portare il proprio piccolo sarà importante per poter dare alla madre, ma anche al padre, la possibilità di occuparsi di entrambi i bambini nei momenti di bisogno. Se anche il fratellone è un bimbo a cui piace essere portato in fascia non va esclusa la possibilità di privilegiare questa soluzione; aiuta a ridurre la sensazione di distacco e la possibile gelosia nei confronti del fratellino. In ultimo, è possibile portare entrambi i bimbi contemporaneamente, se la mamma e i bimbi ne sentono la necessità, rispettando la ripresa post parto della mamma e le richieste dei suoi bimbi.

 

E se sperimenti dei sensi colpa (sto togliendo attenzione e amore al mio piccolo)
ricordati che in realtà stai facendo un dono anche a lui: gli stai donando un fratellino, un regalo per tutta la vita!

Equipe Area Nascita

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