Dal report curato dal Servizio analisi criminale della direzione centrale della polizia criminale, dall’inizio di quest’anno in Italia sono stati commessi 102 femminicidi.
82 di queste donne sono state uccise in ambito familiare/affettivo.
Tra queste 53 hanno trovato la morte per mano del partner o di un ex partner.
Una statistica drammatica che, chiarisce l’indagine, è aumentata rispetto allo scorso anno e che rischia di crescere ancora da qui ai prossimi mesi.
Come esseri umani abbiamo bisogno di eliminare la violenza contro le donne, dobbiamo urgentemente porre fine a questi orribili accadimenti.
La violenza sulle donne è un reato punibile dalla legge, è una violazione dei diritti umani che ha avuto un tardo riconoscimento.
Vediamo insieme i passi percorsi sino ad oggi per contrastare la violenza contro le donne al fine di comprendere quanto è stato fatto e quanto ci sia ancora da realizzare:
-Nel 1996 vedono la luce “Le norme contro la violenza sessuale”
-Nel 1998 “Le norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno a minori vittima di schiavitù”.
– Nel 1999 l’assemblea generale delle Nazioni Unite designa il 25 novembre come data della ricorrenza della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne invitando i governi e le organizzazioni a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della non violenza contro le donne.
– Nel 2001 viene istituita la legge “Misure contro la violenza nelle relazioni familiari”
– Nel 2011 viene sancita “La convenzione di Istanbul” che disciplina le misure di prevenzione, protezione e perseguimento degli autori di reato. Si tratta del primo strumento internazionale giuridicamente vincolante sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica.
– Nel 2013 la violenza verso le donne viene riconosciuta come violazione dei diritti umani.
-Nel 2014 viene definita la violenza di genere ossia un tipo di violenza- fisica, psicologica, sessuale e istituzionale, esercitata contro qualsiasi persona o gruppo di persone sulla base del loro orientamento sessuale, identità di genere, sesso o genere- che ha un impatto negativo sull’ identità e sul piano fisico, psicologico o economico.
– Dal 1 ottobre 2023 è entrata in vigore per l’Unione Europea la Convenzione di Instabul.
La convenzione si propone di proteggere le donne da ogni forma di violenza, al fine di prevenire, perseguire ed eliminare la violenza sulle donne e la violenza domestica e di attuare politiche globali coordinate.
Non è mai troppo tardi per chiedere aiuto ad un centro antiviolenza che offre cure, sostegno pratico e aiuto nelle questioni legali.
Per contrastare il fenomeno giocano un ruolo fondamentale le azioni preventive che richiedono un profondo cambiamento di atteggiamenti ed il superamento di stereotipi culturali che favoriscono o giustificano l’esistenza di tali forma di violenza.
Il tema della violenza mi tocca prima di tutto come essere umano.
In qualità di professionista dell’umano continuo a formarmi sulla tematica con le colleghe dell’area psicologia del centroilmelograno.
La nostra equipè di psicologia si occupa da anni di prevenzione alle forme di violenza.
Nei nostri percorsi di educazione alla sessualità e affettività ideati per gli alunni della scuola primaria il tema della consapevolezza corporea, il rispetto di se stessi e degli altri e la capacità di riconoscere e regolare le emozioni occupano ampio spazio di pensiero, parola, riflessione e pratica.
Negli ultimi anni ci siamo occupate di progettare il percorso dedicato all’educazione affettiva e sessuale nelle scuole secondarie di II grado rilevando la necessità di aiutare le ragazze e i ragazzi a riconoscere le situazioni relazionali disfunzionali quali la dipendenza affettiva e la violenza domestica e a far fronte a fenomeni sempre più in crescita quali lo stalking, il ghosting e il revenge porn.
Quest’anno abbiamo attivato il percorso in piccolo gruppo sulla dipendenza affettiva condotto da due colleghe esperte e formate sul tema.
Da novembre ha preso vita il progetto “Abitare le differenze” patrocinato dai comuni di Villasanta e Vimercate dedicato alle persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+ e ai loro familiari.
Ognuna di noi dona il suo contributo al tema, ognuno di noi può fare la differenza.
Contrastiamo ogni forma di violenza, ora.
A cura di Rosaria Ljuba Lucariello, psicologa-psicoterapeuta
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